La movimentazione manuale dei carichi
Movimentazione manuale dei carichi: un’attività ad alto rischio di infortunio
La movimentazione manuale dei carichi è una delle attività più rischiose per un lavoratore. Infatti, può mettere a dura prova le articolazioni e porre in essere un pericolo per la sicurezza individuale, soprattutto in caso di incidenti.
Per questo motivo, e nell’ambito di una sorveglianza sanitaria da parte del medico del lavoro, il legislatore ha posto in essere delle linee guida sulla movimentazione dei carichi.
Nel loro complesso, fungono da punto di riferimento per la definizione del rischio che ciascun lavoratore corre durante questa attività.
E’ utile, dunque, riassumere la normativa vigente, anche in relazione al percorso che essa stessa ha effettuato nel corso degli anni, e individuarne le implicazioni nel rapporto tra impresa e medico del lavoro.
Le linee guida movimentazione dei carichi: come è evoluta la legislazione
L’evento più importante, tra quello che riguardano la questione della movimentazione carichi, è il passaggio tra il decreto legislativo n. 626 del 1994 e il decreto legislativo n.81 del 2008, Titolo VI. Un passaggio che ha segnato un cambio di paradigma finalizzato da un lato alla standardizzazione rispetto ai valori di riferimento internazionali e, dall’altro, a una maggiore precisione nella elaborazione delle linee guida.
Il decreto legislativo del 1994 presentava linee guide essenziali, operando in contemporanea una semplificazione circa i valori di riferimento, in particolare quelli ponderali (peso dei carichi).
Il decreto legislativo del 2008 – Titolo VI, di contro, si ispira in modo esplicito alle norme internazionali. In questo contesto, approda a una definizione differenziata dei valori. Il punto di riferimento è, in particolare, la norma ISO 11228.
Molto interessante è la definizione dei massimi carichi ammissibili in assenza “rischio”. Il grado di differenziazione elevato, ma possiamo riportare anche in questa sede alcuni esempi riconducibili a persone in salute, e in merito a sollevamenti non frequenti.
- Dai 16 ai 18 anni: uomo max 19 kg, donne max 12 kg
- Dai 18 ai 20 anni: uomo max 23 kg, donne 15 kg
- Dai 20 ai 35 anni: uomo max 25 kg, donne max 15 kg
- Dai 35 ai 50 anni: uomo max 21 kg, donne 13 kg
- Oltre anni: uomo max 16 kg, donne max 10 kg
La norma contiene anche un allegato, il n. 12, che elenca le condizioni affinché un’attività di movimentazione manuale dei carichi possa essere giudicata pericolosa per il distretto dorso-lombare. L’invito è a visionare direttamente il testo, ma possiamo presentare qualche esempio.
Vi è un rischio quando
- Il carico è troppo pesante, difficile da afferrare, compromette la visuale, ha una temperatura molto diversa da quella ambiente, contiene sostanze pericolose;
- La movimentazione richiede una torsione del tronco o richiede una posizione instabile;
- Il pavimento ha una pendenza irregolare o presenta elementi di inciampo.
- L’ambiente di lavoro ha una temperatura non confortevole o è gravato da una circolazione dell’aria inadeguata.
- La valutazione del rischio della movimentazione manuale dei carichi
La valutazione del rischio nella movimentazione manuale dei carichi
Le linee guide per la movimentazione manuale dei carichi rappresentano un buon punto di riferimento tanto per il lavoratore e l’impresa, quanto per il medico del lavoro. Anzi, potrebbero essere definite come degli strumenti di azione di fondamentale importanza.
Lo scopo del medico del lavoro, infatti, è analizzare il rischio riguardante le mansioni effettuate nell’ambiente di lavoro e in relazione alle specifiche caratteristiche del lavoratore, dell’ambiente stesso e delle condizioni in cui si trova ad operare. La valutazione del rischio, dunque, deve essere più raffinata e personalizzata possibile.
Solo in questo modo, infatti, il medico del lavoro può stilare un efficace protocollo di sorveglianza sanitaria, tale da tutelare effettivamente la salute del lavoratore e consentire all’impresa di permanere entro i confini stabiliti dalla legge.
Tra l’altro, secondo la normativa vigente, il contributo del medico del lavoro è obbligatorio solo in specifici casi, e tra questi figura proprio la movimentazione manuale dei carichi.
L’importanza di scegliere un buon medico del lavoro
Scegliere un buon medico del lavoro è essenziale per garantire alla propria impresa il rispetto della normativa da un lato, un sereno svolgimento delle attività dall’altro.
La normativa, soprattutto per quanto concerne la movimentazione manuale dei carichi, è piuttosto complessa e vi è il concreto pericolo di disattendere gli obblighi morali nei confronti del lavoratori e legali nei confronti delle autorità.
Uno dei primi requisiti da ricercare è l’esperienza.
Il dott. Augusto Bastianello esercita la professione di medico del lavoro da circa trent’anni. In buona parte dei casi, ha servito realtà che prevedono, tra le mansioni più abituali, il sollevamento dei carichi manuali e la loro movimentazione.
L’attività del dott. Augusto Bastianello copre le province di Milano e Pordenone. Il suo impegno è focalizzato nella medicina del lavoro, dunque non offre consulenza private.
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